Hyundai Inster Cross, la prova della versione crossover

06-Giu-2025  

La Hyundai Inster Cross è la variante dal sapore avventuroso della piccolissima SUV coreana. Quello che cambia rispetto alla versione standard è lo stile: la meccanica è la stessa della Inster “normale”.

INDICE
Identikit: la scheda tecnica
La Hyundai Inster Cross in breve
Test drive: la prova della Inster Cross
Il prezzo della Hyundai Inster Cross

  • Prezzo: 29.650 euro
  • Powertrain: elettrico
  • Trazione: anteriore
  • Cambio: -
  • Potenza: 115 CV
  • Coppia: 147 Nm
  • Velocità massima: 150 km/h
  • 0-100: 10,6 secondi
  • Consumo medio: -
  • Autonomia EV: 360 km (293 col portapacchi opzionale)
  • Autonomia EV ciclo urbano: 481 km
  • Batteria: 49 kWh
  • Ricarica DC: 120 kWh (dal 10 all’80% in 30 minuti)

La Inster Cross si caratterizza per i cerchi in lega specifici da 17 pollici che le conferiscono una presenza scenica superiore alla versione d’ingresso con i piccoli da 15 pollici. Troviamo anche un paraurti più imponente con skid plate e prese d’aria, barre sul tetto, e un portapacchi (optional) funzionale sul quale si può caricare di tutto. 

L’altezza da terra però non cambia, e la trazione è anteriore: non siamo di fronte a un’alternativa della (scomparsa) Panda 4x4.

Interessante la gamma di colori per la carrozzeria. Il verde opaco Amazonas Green Matte (anche bicolore con tetto nero) è esclusivo per la Inster Cross, e si affianca agli altri: il nero opaco Abyss Black Pearl, il bianco avorio Unbleached Ivory, il bianco Atlas White, il verde scuro Tomboy Khaki, e l’argento Aero Silver Matte con tetto nero.

L’abitacolo, a parte il rivestimento specifico dei sedili nel grigio Cross Dark Pebble Gray, con dettagli in verde lime e le plastiche della plancia in colore grigio (al posto del nero), è uguale a quello delle altre versioni della Inster. In breve: molto spazioso in rapporto alle dimensioni esterne, curato nelle finiture e tecnologico. 

Mi piace il volante senza logo “Hyundai” identico a quello della Ioniq 5, con i quattro piccoli pixel illuminati che, nell’alfabeto Morse, rappresentano la lettera “H”, e mi piace la dotazione di serie da “grande”: nonostante sia un’auto lunga poco più di 3,8 metri, offre di serie i sedili riscaldati, il climatizzatore automatico, e due schermi da 12,3 pollici, uno dedicato alla strumentazione e l’altro al sistema multimediale con Android Auto e Apple CarPlay (non wireless).

Siamo lontani, dunque, dalle citycar essenziali: la Inster Cross offre soluzioni da segmento superiore, come i sedili posteriori scorrevoli separatamente. Nella posizione più arretrata si ottiene una quantità di spazio incredibile per una citycar, ma con un bagagliaio minuscolo di 228 litri. Se si viaggia in due, invece, si possono spostare in avanti ottenendo 351 litri.

Attenzione, però, all’omologazione a 4 posti: un eventuale quinto passeggero non è contemplato. Solo sulla Inster XClass si può avere optional l'omologazione per 5.

Alla guida non si percepiscono differenze rispetto alla Inster “standard”: anche la Cross è 2WD e non sono presenti soluzioni per affrontare con più disinvoltura l’off-road. 

Il suo pane è la strada asfaltata, che affronta molto bene: è silenziosa, le sospensioni assorbono bene le irregolarità e, nonostante un po’ di rollio in curva, dà una bella sensazione di agilità.

I cerchi da 17 pollici di serie, però, causano una risposta più secca su dossi e buche rispetto a quelli da 15 pollici. Passando alle prestazioni, l’erogazione è dolce ma senza dubbio ha più grinta di qualunque citycar sul mercato spinta da un motore termico. 

Un bel plus la regolazione della frenata rigenerativa attraverso i paddle al volante: si passa dal veleggiamento in cui l’auto scorre al one pedal feeling che richiede l’uso del pedale del freno solo in caso di emergenza.

L'autonomia di 360 km WLTP, che nell'uso reale potrebbe attestarsi tra i 250 e i 300 km nell'uso misto, consente alla maggior parte degli automobilisti di affrontare l'uso quotidiano con una ricarica alla settimana.

Il portapacchi opzionale Top Basket incide fortemente sull'autonomia, soprattutto alle alte velocità: in fasde di omologazione l'autonomia passa da 360 a 293 km.

Il listino di 29.650 euro non è basso, ma a dispetto delle dimensioni è un’auto raffinata e la dotazione di serie è molto ricca.

Si possono aggiungere il portapacchi Top Basket (600 euro), il Safety Pack (1.200 euro) con telecamera 360°, frenata automatica d’emergenza in retromarcia, blind spott collision avoidance assist e spot view monitor, e il Plus Pack (2.000 euro) con chiave elettronica, tetto apribile, luci a led d’ambiente e sul volante, pompa di calore e precondizionamento della batteria.

Autore: Michele Neri